Sanifichiamo quotidianamente la farmacia con ozono per garantire la migliore sicurezza.

In questo periodo di crisi sociale abbiamo deciso di sanificare quotidianamente  la farmacia e il laboratorio con l’acquisto d’ importanti strumenti che generano ozono. Lo scopo è garantire la massima igiene e sicurezza a chi entra e lavora nella nostra farmacia.   Riteniamo utile mostrarVi un lavoro che ha come fonte il nostro Ministero della Salute che sembra confermare la bontà della nostra idea.

L’ozono (dal greco ozein, odore) è una molecola costituita da 3 atomi di ossigeno (O3). L’ozono è presente in natura come un gas blu dall’odore acre pungente e la sua concentrazione nell’atmosfera è di circa 0,04 ppm (1 ppm ~ 2 mg/m3). Tale gas si forma naturalmente nella stratosfera e in particolare nell’ozonosfera, concentrandosi a circa 25 km al di sopra del livello del mare. La quantità di ozono è mantenuta costante mediante un equilibrio dinamico fra la reazione di formazione e quella di fotolisi. Potenti scariche elettriche e radiazioni UV (hν) aventi lunghezza d’onda () inferiore ai 242 nm dissociano l’ossigeno molecolare, in ossigeno atomico mediante la reazione di Chapman:

O2 + hν → O + O
L’ossigeno atomico si combina rapidamente con un’altra molecola di ossigeno formando la molecola triatomica dell’ozono (O3). L’effetto netto della reazione è la conversione di tre molecole di ossigeno in due molecole di O3. Le molecole di O3 assorbono a loro volta la radiazione solare di lunghezza d’onda compresa fra 240 e 320 nm, subendo fotolisi e rilasciando ossigeno molecolare O2 ed ossigeno atomico.La grande reattività dell’ossigeno atomico fa sì che esso reagisca con altre molecole di O2 secondo la seguente reazione:

O + O2 → O3

OZONO COME AGENTE DISINFETTANTE E DISINFESTANTE

L’azione ossidante esplicata dall’ozono ha fatto sì che sin dalla sua scoperta fosse utilizzato come agente battericida, fungicida e inattivante dei virus. Esso è stato utilizzato inizialmente come agente disinfettante nella produzione di acqua potabile, in Francia dal 1906 ed in Germania dal 1972. La scelta dell’ozono fu basata sul fatto che esso è più efficace di altri disinfettanti verso un più ampio spettro di microorganismi.

I diversi batteri mostrano una sensibilità variabile all’ozono: i Gram-negativi sono meno sensibili dei Gram-positivi, i batteri sporigeni si dimostrano più resistenti dei non sporigeni (Kim et al., 1999). Poiché il meccanismo con cui agisce l’ozono è la perossidazione lipidica, la causa della differente sensibilità sarebbe imputabile alla differente composizione lipidica della parete batterica (Khadre et al., 2001; Khadre and Yousef, 2001; Hoff, 1986).

L’inattivazione dei virus è stata finora meno studiata di quella dei batteri; è comunque noto che anch’essa avviene rapidamente in seguito ad ozonizzazione, anche se richiede una somministrazione di gas a concentrazioni superiori rispetto a quella necessaria per i batteri (Kim et al., 1999). Si è osservato, infatti, che le curve di inattivazione mostrano un rapido abbattimento delle colture fino al 99%; il restante 1% richiede un tempo maggiore per la totale inattivazione. Vari studi effettuati sulla sensibilità dei virus all’ozono hanno dimostrato che i virus provvisti di membrana sono nettamente più sensibili di quelli che ne sono sprovvisti.

Il meccanismo di azione dell’ozono sui virus non è sicuramente quello di una distruzione, come nel caso dei batteri, ma di un’inattivazione; l’azione dell’ozono consisterebbe in un’ossidazione, e conseguente inattivazione, dei recettori virali specifici utilizzati per la creazione del legame con la parete della cellula da invadere. Verrebbe così bloccato il meccanismo di riproduzione virale a livello della sua prima fase: l’invasione cellulare.

Nella Tabella  sono riportati i tempi indicativi per l’eliminazione di alcuni agenti patogeni.  Inattivazione di batteri, virus, funghi, muffe ed insetti in seguito ad ozonizzazione

(Fonti: Edelstein et al., 1982; Joret et al., 1982; Farooq and Akhlaque,1983; Harakeh and Butle, 1985; Kawamuram et al. 1986)

CNSA – 27 ottobre 2010

ORGANISMO

CONCENTRAZIONE

TEMPO DI ESPOSIZIONE

BATTERI

(E. Coli, Legionella, Mycobacterium, Fecal Streptococcus)

0,23 ppm – 2,2 ppm

< 20 minuti

VIRUS

(Poliovirus type-1, Human Rotavirus, Enteric virus)

0,2 ppm – 4,1 ppm

< 20 minuti

MUFFE

(Aspergillus Niger, vari ceppi di Penicillum, Cladosporium)

2ppm

60 minuti

FUNGHI

(Candida Parapsilosis, Candida Tropicalis)

0,02 ppm – 0,26 ppm

< 1,67 minuti

INSETTI

(Acarus Siro, Tyrophagus Casei, Tyrophagus Putrescientiae)

1,5 – 2 ppm

30 minuti?

Normativa:

Italia – Il Ministero della Sanità con protocollo del 31 Luglio 1996 n°24482, ha riconosciuto l’utilizzo dell’ozono nel trattamento dell’aria e dell’acqua, come presidio naturale per la sterilizzazione di ambienti contaminati da batteri, virus, spore, muffe ed acari.

La caratterista predominante dell’ozono è che in condizioni atmosferiche standard è in fase gassosa, favorendo numerose applicazioni in campo igienico-alimentare. A differenza dei disinfettanti classici, (es. il cloro) che rilasciano residui inquinanti, l’ozono si decompone ad ossigeno; ciò potrebbe rappresentare un vantaggio per l’ambiente e per la salute evitando gli effetti collaterali.

fonte:http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1514_allegato.pdf2

Speriamo che questa lettura confermi la nostra attenzione a tutti i particolari utili a garantire la giusta sicurezza.

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