Progetti
Ho sempre pensato di essere non migliore ma sicuramente diverso da molti farmacisti moderni perchè non ho mai voluto essere omologato dal loro stile di vita che spesso non mi appartiene. Non ho mai capito come si potessero spendere tanti denari per acquistare mobili di plastica per arredare spazi commerciali per poi svendere mobili dei secoli scorsi e vasi magnifici che ricordano le nostre prestigiose origini. Non ho mai capito come con una laurea difficile e impegnativa come quella di Farmacia ottenuta in rinomati atenei come quello fiorentino, si possa vendere cibo per cani con ciotole e accessori simili, ricaricare telefoni e vendere scarpe scamosciate. Penso, dopo venticinque anni di lavoro che l’unica via per salvare la professione sia l’investimento in cultura, quella seria che si può migliorare con master e corsi di perfezionamento universitari. Nella nostra farmacia vendiamo competenze acquisite negli anni con fatica e sacrifici. Il progetto culturale elevato spesso non è capito ed è denigrato per i tempi di attesa ma Noi non saremo mai una farmacia massmarket.